Talk Show: ATLANTI – il Punto
Mercoledì: ore 08:00-10:00
Conduce: Claudio Talanti
ospite fisso: Giancarlo Marcotti
anteprima il martedì ore 20:00

ATLANTI (il Punto) talk show

Questo è un estratto di uno scritto che creai circa 8 anni fa e che potrebbe fotografare i tempi che viviamo oggi e che affrontiamo ogni settimana con Giancarlo Marcotti nella rubrica “Il Punto”.
“Se lentamente le fila si erano esponenzialmente ingrossate nei giorni precedenti, ora si dissipano come vapore al vento. Vittorio è lì in mezzo alla strada, fermo, gridando di non ritirarsi e che ce la possono fare. Ma non lo ascoltano e scappano. Non sono nati per combattere… se non a parole. Loro, in fondo, hanno imparato a convivere con la sottomissione al potere. Amano i loro carcerieri e aguzzini. Vittorio non conta più niente. I suoi proclami non fanno più presa. Le sue parole sono carta straccia. Solo salvarsi ora conta. Vittorio è così intontito dallo shock che non sente le intimazioni dei militari a mettersi in ginocchio con le mani alzate. Si gira come al rallentatore verso gli uomini in divisa. Non riesce a pensare a nulla, ma riesce a sentire e vedere un soldato aprire il fuoco su di lui. Come in un moderno film in slow motion, vede la pallottola dirigersi verso di lui. Non sa cosa dire. In fondo lui non voleva finire così. In fondo lui voleva solo un lavoro, voleva solo una famiglia, voleva solo una vita tranquilla, voleva solo sentirsi considerato e apprezzato. Invece no. Ora sa che morirà, lì su quella strada. Nessuno si ricorderà più di lui se non per additarlo come criminale, colpevole della morte di uomini e donne che aveva aizzato alla ribellione. Un terrorista contro la Patria. Tutti lo rinnegheranno, tutti ritireranno il proprio sostegno e i proclami solenni, come non avessero mai partecipato a quella rivolta. Cambieranno nuovamente idea e casacca, più velocemente delle loro gambe che li portano a fuggire e mettersi in salvo. E questo il potere lo sa benissimo. Sa, che se non fosse così, quel popolo li avrebbe spazzati via in un solo giorno, ma sa altrettanto bene che sono stati perfettamente ammaestrati come animali da circo non più avvezzi alla jungla: imbelli. Vittorio non sente il dolore, per la pallottola che gli trapassa il petto, e crolla sbattendo la guancia a terra, mentre un fiotto di sangue disegna l’asfalto. Mentre muore, senza un lamento, Vittorio pensa solo che il mondo ha vinto e lui ha perso… e maledice, con l’ultimo fiato in corpo, il giorno che, iniziando a scrivere su quel social, si è illuso di essere qualcuno. Servi si diventa… non si nasce” (tratto da BluPILL di Claudio Talanti)

ATLANTI - Il Punto